23 (pseudo)compit(in)i[1T8]

E441

[1T9] Note:rielaborato dal compito 26 Gennaio 2016.

Sia (qn)n1 una enumerazione dei razionali di (0,1) e definiamo

f(t)=.n:qn<t2n

e

g(t)=.n:qnt2n

per t(0,1).

  • Mostrate che f,g sono strettamente crescenti.

  • Calcolate i limiti per t0 e t1.

  • Mostrate che f è continua a sinistra, g è continua a destra, e che

    lim𝜏t+f(𝜏)=g(t),lim𝜏tg(𝜏)=f(t).
  • Mostrate inoltre che f è discontinua in t se e solo se t(0,1); e similmente per g.

  • Cosa cambia se sostituiamo 2n con il termine an di una serie assolutamente convergente?

Soluzione nascosta: [UNACCESSIBLE UUID ’1TB’][UNACCESSIBLE UUID ’1TC’]

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[1TD]Prerequisiti:6.Note:compito 23 giugno 2012.

Sia f una funzione di classe C1 su , con f(0)0. Si dimostri che esiste x tale che i due vettori

v=(x,f(x)),w=(f(x),1)

siano linearmente dipendenti. (Notate che il vettore w è ortogonale al tangente al grafico di f.) Si discuta la possibilità che questa condizione sia verificata per ogni x.

Soluzione nascosta: [UNACCESSIBLE UUID ’1TF’]

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[1TG]Note:riadattati dal compitino 9 apr 2011.

Sia f:[0,) continua e tale che

limx+f(x)/x=+.
  • Fissato a<f(0) sia Ma l’insieme degli m tali che la retta y=mx+a intersechi il grafico y=f(x) della funzione f in almeno un punto: si mostri che Ma ammette minimo m^=m^(a);

  • si mostri che m^ dipende in modo continuo da a, 1

  • e che m^(a) è monotona strettamente decrescente.

  • Se f è derivabile, si mostri che la retta y=m^(a)x+a è tangente al grafico in tutti i punti in cui lo incontra.

  • Supponiamo ulteriormente che f sia di classe C2 e che f(x)>0x>0 2 . Si mostri che vi è un unico punto x in cui la retta y=m^(a)x+a incontra il grafico y=f(x); lo chiamiamo x^=x^(a);

  • e mostrate che le funzioni ax^(a) e am^(a) sono derivabili.

Soluzione nascosta: [UNACCESSIBLE UUID ’1TH’]

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[1TJ] Argomenti:cerchio osculatore. Note:riadattati dal compitino 9 apr 2011.

Sia f: derivabile due volte in 0, con f(0)=0 e f(0)0. Si dimostri che esistono unici un punto P=(a,b) nel piano e una costante r>0, tali che

d(P,(x,f(x)))=r+o(x2),

determinando a,b,r in funzione di f(0),f(0). Si intende che d(P,Q) è la distanza euclidea fra due punti P,Q nel piano.

Sugg. per chiarirvi le idee, provate innanzitutto il caso in cui anche f(0)=0.

(Il grafico della funzione f è una curva nel piano; per ipotesi questa curva passa per l’origine; in questo esercizio abbiamo determinato il cerchio, di raggio r e centro P, che meglio approssima la curva nelle vicinanze dell’origine: questo cerchio è detto “cerchio osculatore”, e il suo raggio si chiama “raggio di curvatura”, e l’inverso del raggio è la “curvatura” della curva nell’origine.)

Soluzione nascosta: [UNACCESSIBLE UUID ’1TK’][UNACCESSIBLE UUID ’1TM’]

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[1TN]Note:Esercizio 2, Compito 4 Aprile 2009.

  • Si verifichi che per ogni t>1 l’equazione

    sinx=xt

    ammette una e una sola soluzione x>0.

  • Chiamata f(t) tale soluzione, si determini l’immagine della funzione t e si dimostri che è strettamente crescente e continua su (1,+).

  • Si dimostri che f si prolunga per continuità a t=1 e si discuta l’esistenza della derivata destra della funzione prolungata in tale punto.

Soluzione nascosta: [UNACCESSIBLE UUID ’1TP’]

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[1TS]Sia f: continua e tale che cos(f(x)) è derivabile: se ne può dedurre che f è derivabile? Se è vero, dimostratelo; se non è vero, producete un esempio.

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[1TT]Sia f: con f>0 e tale che log(f(x)) è convessa: se ne può dedurre che f è convessa? Se è vero, dimostratelo; se non è vero, producete un esempio.

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[1TV]Siano f,g: di classe C, con g>0: mostrate che f/g è di classe C.

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[1TW]Sia f(x)=n=0anxn con raggio di convergenza 𝜌>0, e sia f(0)=f(0)==f(n)(0)=0; si mostri che la funzione g(x)=f(x)/xn è estendibile a x=0; si mostri (l’estensione di) g coincide con una opportuna serie di potenze g(x)=n=0bnxn. Cosa si può dire del raggio di convergenza di g?

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[1TX]Note:Criterio di Dirichlet per gli integrali.

Siano f,g:[0,) continue, e inoltre f positiva e monotona decrescente con limxf(x)=0, mentre

supx>0|0xg(t)dt|<.

Dimostrate allora che

limx0xf(t)g(t)dt

converge.

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[1TY]Note:compitino 12/1/2013.

Dato un sottoinsieme E di e un intero n, l’espressione

card(E{0,1,...,n})n+1

indica quale frazione del segmento {0,1,...,n} è contenuta in E. La nozione di “densità” in di E è riferita al comportamento di tali frazioni al tendere di n all’infinito. Precisamente, si definiscono la densità superiore d(E) di E e la sua densità inferiore d(E) come

d(E)=lim supncard(E{0,1,,n})n+1,
d(E)=lim infncard(E{0,1,,n})n+1.

Se d(E)=d(E)=d[0,1], si dice che E ha densità d. (Si veda anche [ 59 ] .)

  1. Si dimostri che, per ogni α,α1, l’insieme Eα=[nα]:nN ha densità d=1/α (il simbolo [x] indica la parte intera di xR).

  2. Sia E={m0,m1,,mk,} un insieme infinito, con m0<m1<<mk<. Si dimostri che d(E)=lim supkkmkd(E)=lim infkkmk.

  3. Si trovi un insieme E con d(E)=d(E)=1.

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[1TZ] Note:esercizio 6 nel compito del 13/1/2011.

Ogni numero intero n1 si decompone in modo unico come n=2kd, con kN e d intero dispari. Si consideri la successione an=d/2k e se ne determinino

  1. limite superiore e inferiore;

  2. l’insieme dei punti limite.

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[1V0] Argomenti:matrice, determinante. Note:esercizio 4 nello pseudocompitino del 14/3/2013.

  1. Sia A2×2 una matrice 2 per 2; identificando 2×2 con 4, si calcoli il gradiente del determinante e si verifichi che è nonnullo se e solo se la matrice è non nulla.

  2. Sia Z l’insieme delle matrici 2×2 con determinante nullo; mostrate che è un chiuso con parte interna vuota.

Soluzione nascosta: [UNACCESSIBLE UUID ’1V1’]

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[1V2]Argomenti:matrice,determinante.Difficoltà:*.

Dimostrate la formula di Jacobi:

ddai,jdet(A)=Ci,j,

dove ai,j è l’elemento di A in riga i e colonna j, e C è la matrice dei cofattori di A, che è la trasposta della matrice aggiunta adj(A). Conseguentemente, se F:n×n è differenziabile, allora

ddtdetF(t)=tr(adj(F(t))dF(t)dt)

dove tr(X) è la traccia di X.

Sugg. usate lo sviluppo di Laplace per il determinante.

Soluzione nascosta: [UNACCESSIBLE UUID ’1V3’]

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[1V4]Argomenti:matrice,determinante.Prerequisiti:14.Difficoltà:*.

Vogliamo generalizzare i risultati del precedente esercizio 13 al caso di matrici n×n.

Ricordiamo le seguenti proprietà del determinante delle matrici An×n.

  • Il rango è la dimensione dell’immagine di A (vista come applicazione lineare da n a n) ed è anche il massimo numero di colonne linearmente indipendenti in A.

  • A ha rango n se e solo det(A)0.

  • Se si scambiano due colonne in A, il determinante cambia di segno;

  • se si somma a una colonna un multiplo di un altra colonna il determinante non cambia.

  • La caratterizzazione del rango tramite i minori, «Il rango di A è pari al massimo ordine di un minore invertibile di A».

  • lo sviluppo di Laplace del determinante, e la formula di Jacobi (cf 14).

  • Il determinante di A è uguale al determinante della trasposta; dunque ogni risultato precedente vale se si legge “riga” invece di “colonna”.

Si vedano anche [ 62 , 55 ] .

Mostrate i seguenti risultati.

  1. Mostrate che il gradiente della funzione det(A) è nonnullo se e solo se il rango di A è almeno n1.

  2. Sia Z l’insieme delle matrici n×n con determinante nullo; mostrate che è un chiuso con parte interna vuota.

  3. Sia B una matrice fissata di rango al più n2, mostrate che la tesi del teorema è falsa negli intorni UB della matrice B, nel senso che ZUB non è contenuto in una superfice 3 .

[UNACCESSIBLE UUID ’1V5’]

Soluzione nascosta: [UNACCESSIBLE UUID ’1V6’] [1V7] Si mostri la disuguaglianza di Young: dati a,b>0, p,q>1 tali che 1/p+1/q=1 allora

abapp+bqq
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con uguaglianza se e solo se ap=bq; usando un opportuno studio di funzione.

Soluzione nascosta: [UNACCESSIBLE UUID ’1V8’]

Si veda anche 3. [1Q6]Determinare fra i triangoli iscritti nel cerchio unitario quello di area massima.

[UNACCESSIBLE UUID ’1Q7’]

  1. Suggerimento: ripensate all’esercizio 6.
  2. Usate l’esercizio 2 precedente!
  3. Non vi scervellate, è più facile di quello che sembra… ci sono troppe matrici con determinante nullo vicino a B